Progetto

La soluzione innovativa:

Realizzazione di uno strumento gestionale SMART per la stalla da latte, accessibile anche da supporto mobile, che permetta la rilevazione, l’analisi e la valutazione just in time delle prestazioni economiche, ambientali e di benessere degli animali, anche in un’ottica valutazione individuale dei risultati associati a nuovi interventi. Lo strumento sarà accessibile ad una vasta platea di aziende, grazie alla riduzione delle barriere di apprendimento e alla diffusione mediante tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC) di costo modesto. Le informazioni saranno condivise ed elaborate mediante un sistema centralizzato (Hub) con un flusso a due vie delle informazioni (da e verso l’Hub) per valutazioni di benchmark delle singole imprese.

 

Gli Obiettivi del Piano del GO

L’obiettivo principale del progetto è quello di sviluppare la componente SMART dello strumento innovativo Stalla 4.0 per aumentare la sostenibilità globale (economica, ambientale e sociale) delle aziende zootecniche da latte del Veneto sapendo che attualmente il contesto economico risulta molto sfavorevole e che il consumatore richiede modalità di produzione del latte che garantiscono sempre più  aspetti salutistici ed etici (miglior benessere animale e ridotto impatto ambientale).

Due sono principalmente le leve che si intendono utilizzare per raggiungere questo obiettivo di primaria importanza per la sopravvivenza di questo importante comparto zootecnico regionale: il benessere animale e la buona gestione aziendale.

Migliorare il benessere animale e la gestione aziendale, significa infatti agire sul fronte dei costi di produzione del latte, sul suo contenuto etico e sulla mitigazione dell’impatto ambientale delle aziende che lo producono.

Nello specifico aumentare il benessere animale può rappresentare una opportunità per avere un sistema di produzione “welfare friendly”, in linea con l’attenzione crescente dei cittadini che richiedono la certezza che l’animale durante la fase di allevamento non sia soggetto a “sofferenza o distress” (Eurobarometer, 2016). Tale obiettivo consente di soddisfare le richieste di prodotti provenienti da queste filiere come previsto anche nei capitolati di produzione in ambito regionale, nazionale e internazionale che richiedono vincoli più restrittivi di quanto riportato dalla normativa comunitaria per la protezione degli animali in allevamento (Ufficio Federale Svizzero di Veterinaria, 2013). L'orientamento espresso dal mercato rappresenta una opportunità per le imprese che dimostrano la capacità di recepire il cambiamento sociale mediante l’acquisizione delle innovazioni tecniche e/o gestionali.

Nello specifico il miglioramento della gestione complessiva della stalla, dipende dall’utilizzo delle informazioni tecniche ed economiche che sono presenti in azienda e che non sono pienamente sfruttate dall’allevatore. Molto spesso queste informazioni non risultano gestite con un approccio olistico ma in modo strettamente settoriale e poco integrato. Pertanto, monitorare ad esempio aspetti quali la fertilità, la longevità, nonché il peso vivo e la produttività della bovina da latte non risulta utile solo per gli aspetti sanitari e nutrizionali, ma anche per valutare gli effetti sul livello di impatto ambientale (produzione di effluenti, emissioni di metano enterico della mandria da latte) (Cassandro et al, 2013, Lora et al. 2014, Pulina et al. 2017).  Il confronto di soluzioni tecniche e gestionali per la possibile mitigazione, rappresentano una conditio sine qua non per contribuire alla sostenibilità ambientale degli allevamenti e alla accettabilità da parte della collettività della moderna attività zootecnica.

In parallelo, il monitoraggio delle prestazioni economiche dell’allevamento da latte permetterà di stabilire  la sostenibilità economica delle azioni di miglioramento del benessere animale e dell’impatto ambientale, valorizzando in termini economici tutte le informazioni disponibili in allevamento. Tale approccio innovativo per poter essere fruibile dall’allevatore, anche direttamente in stalla, per la registrazione ed archiviazione delle informazioni, sarà implementato su dispositivi smart, per la creazione e aggiornamento di un big data (grande archivio dati). Il big data consentirà da un lato di evidenziare situazioni problematiche mediante indicatori sentinella (iceberg), dall’altro di effettuare analisi predittive, combinando record di produzione, record economici, dati provenienti dai dispositivi tecnologici presenti in allevamento, dati sanitari, informazioni provenienti dai caseifici, dati storici di tipo meteorologico, valutazioni genomiche, dati di gestione, dati di alimentazione e informazioni relative alle risorse umane (ASDA, 2016). La combinazione di queste informazioni supporterà e migliorerà il processo decisionale a vantaggio del benessere dell’animale, dell'efficienza operativa, della produttività, della redditività, della razionalizzazione dei costi e della gestione dei rischi imprenditoriali.

 

Grado di coerenza del Piano del GO agli obiettivi del PEI

Gli obiettivi del progetto Stalla 4.0 rispettano pienamente gli obiettivi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura, in quanto finalizzati a:

  1. a) promuovere l'uso efficiente delle risorse, la redditività, la produttività, la competitività, la riduzione delle emissioni, il rispetto del clima e la resilienza climatica nel settore zootecnico da latte, mediante l’efficientamento dei sistemi di allevamento e operando in armonia con le aspettative della collettività circa la tutela delle risorse naturali e il rispetto del benessere degli animali;
  2. b) contribuire alla resilienza del comparto regionale garantendo l'approvvigionamento sostenibile di prodotti lattiero-caseari;
  3. c) migliorare i metodi di tutela dell'ambiente, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi;
  4. d) creare delle sinergie stabili tra la ricerca universitaria e gli allevatori, le loro forme associate, le comunità rurali, le imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti caseari e i servizi di consulenza.

Il perseguimento di tali finalità permette di:

  1. a) creare valore aggiunto per le aziende, per effetto di una maggiore connessione tra la ricerca e la pratica allevatoriale che incoraggia un'applicazione più diffusa delle misure di innovazione disponibili;
  2. b) diffondere l’uso di soluzioni tecniche e gestionali innovative nell’allevamento del bovino su vasta scala;
  3. c) di creare un collegamento più efficace tra i fabbisogni di ricerca espressi del settore agricolo e la comunità scientifica.

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